Brasato

Brasato

Occorrente:
– Vitellone, Spinacino o Coscia, pezzo intero 1Kg per 6 persone
– Carota (1)
– Cipolla (1)
– Sedano (1)
– Patata (1)
– Alloro
– Chiodi di Garofano
– Salvia
– Rosmarino
– Noce Moscata
– Barbera d’Asti o Barolo o Nebbiolo (1)
– Olio d’Oliva Extra Vergine
– Burro
– Aglio

Procedimento:
Il giorno prima della cottura, fai marinare la carne nel vino con la carota spezzettata, metà cipolla affettata ed il sedano fatto a pezzi. Se decidi di fare la marinatura usa un Barbera d’Asti asciutto. Se non hai tempo o non vuoi, usa un Barolo od un Nebbiolo direttamente in fase di cottura della carne.
Avvolgi tutti gli odori, due foglie di alloro, un po’ di chiodi di garofano, salvia, rosmarino ed una grattata di noce moscata, in una garza ed aggiungi il pacchetto alla marinatura.

Il giorno successivo, cerniera la carne in olio e burro molto caldi.
Metti a cuocere la carne interamente aggiungendo il vino, le verdure e la garza-odori della marinatura.
Aggiungi anche due spicchi d’aglio interi ed una patata che servirà ad addensare la riduzione finale che dovrai ottenere.
Aggiusta di sale e pepe, lascia cuocere per almeno 2 ore.

Una volta pronta la carne la puoi estrarre dalla casseruola e fare a fette.
Frulla poi tutto ciò che rimane nella pentola tranne ovviamente il pacchetto di garza che potrai rimuovere molto facilmente.
Servi la carne nei piatti e versaci sopra la riduzione che hai ottenuto.

Sarà un successone!

Postilla:
Il miglior vino da usare sarebbe il Barolo ma purtroppo è il più caro tra i vini indicati.
Meglio berselo e cucinare con un Nebbiolo o un Barbera d’Asti!
È importante che il vino abbia una bassa acidità, come ad esempio nebbiolo (con le cui uve vengono fatti Barolo e Barbaresco) o il suo clone valtellinese chiavennasca (con cui vengono fatti Sassella o Inferno).
Il brasato si accompagna al vino stesso che si è usato per la cottura, in generale a vini rossi, corposi, come il Barbaresco e il Barolo ma anche frizzanti come la Bonarda.

Storia:
Brasare deriva dal termine dialettale “brasa”, ovvero brace.
La pentola, contenente il pezzo di carne e il resto degli ingredienti, veniva circondata dalle braci e lasciata cuocere da un minimo di 2 ore fino a massimo di 7/8 ore (ciò dipende dal taglio della carne).
In Italia è un tipico piatto del nord della penisola ed è spesso servito con la polenta: esempio classico è il brasato al barolo.

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